Il Collegio Docenti del Liceo Einstein, riunitosi in seduta straordinaria in data 19.03.2024, condanna l’occupazione della scuola in atto da lunedì 18 marzo.

Il Collegio Docenti ritiene grave che uno sparuto gruppo di studenti abbia impedito ieri (e lo stesso sta accadendo oggi) il regolare svolgimento delle lezioni, esercitando una limitazione della libertà di quanti avrebbero voluto seguire le lezioni, né pare accettabile il sondaggio con cui si è cercato di legittimare l’iniziativa, in quanto realizzato quando l’occupazione era già in atto e secondo modalità improvvisate e non tali da garantire una votazione consapevole e meditata.

La scelta di una forma di protesta illegale sembrerebbe dipendere, tra le tante motivazioni addotte nel documento diffuso dai promotori, dal fatto che “nella nostra scuola manca il confronto”, slogan facilmente controvertibile poiché riferito ad una scuola in cui il dialogo tra le varie componenti, a cominciare dalla Presidenza sempre aperta in qualsiasi momento, non è mai mancato. Purché tale dialogo venisse richiesto e la disponibilità fosse reciproca. Nessuna istanza di confronto sui temi presentati a motivazione dell’occupazione è mai stata avanzata né sono stati utilizzati gli spazi di confronto e democrazia che la scuola prevede: una sola Assemblea, quella per le elezioni del Consiglio di Istituto, e solo un paio di incontri del Comitato Studentesco sono stati richiesti quest’anno, a fronte della possibilità di organizzarne uno al mese. In particolare si ricorda che le Assemblee studentesche, che possono avere la durate di sei ore, offrono la possibilità agli studenti di discutere su qualsiasi tema, anche con la presenza di esperti esterni, ma nulla è stato richiesto nel corso dell’anno scolastico.

Nonostante ciò, le occasioni di dibattito e di informazione non sono mancate, grazie alle numerose e frequenti proposte offerte dal corpo docente, che hanno garantito un’amplissima pluralità e varietà di stimoli: progetto sull’affettività e la sessualità, incontri sulla salute mentale, conferenze sui conflitti in atto, conferenze scientifiche, spettacoli teatrali ospitati a scuola, progetti sulla prevenzione del bullismo e sulla costruzione di gruppi solidali, ecc.

A questo si aggiunga l’impegno della scuola nel programmare viaggi di istruzione, uscite didattiche, giornate sportive, progetti pomeridiani (teatro, musica, scacchi, ICDL, giochi matematici, ecc.) nonché l’apertura pomeridiana quotidiana della scuola per consentire lo studio autonomo o in gruppo.

Si ricordi infine che la possibilità di incontro e scambio tra pari è stata facilitata anche dall’assegnazione di uno spazio ad uso autonomo degli studenti e dall’esperienza condivisa della cogestione che ha portato a scuola numerosi esperti di grande levatura che hanno coperto un ampio ventaglio di argomenti, anche sui temi segnalati dal documento di rivendicazione alla base dell’occupazione, quali il cambiamento climatico, i femminicidi, le spese per gli armamenti.

Il Collegio Docenti non intende entrare qui nel merito di ogni rivendicazione avanzata nel documento, alcune delle quali a tal punto condivise da essere state oggetto di plurime iniziative promosse durante l’anno scolastico, come sopra dimostrato.

In merito al PCTO preme sottolineare che le critiche riportate nel documento risultano superate dai fatti e dalle disposizioni legislative: la scuola si è già adoperata per procedere nella direzione indicata nel documento, privilegiando conferenze e progetti in orario curricolare, come previsto dalle nuove Linee guida sull’Orientamento, e lasciando la possibilità agli studenti interessati di svolgere ulteriori attività riconosciute, tra cui, da sempre valorizzata, l’esperienza di volontariato.

Relativamente alle richieste che competono ad altri Enti, Comune e Città Metropolitana, rispettivamente per mobilità e manutenzione, la scuola è da sempre impegnata nella segnalazione e sollecitazione degli interventi di loro pertinenza ed è comunque disponibile a sostenere le eventuali proposte degli studenti su tali questioni. È però innegabile che il Liceo Einstein, anche grazie al contributo attivo del Consiglio di Istituto e ai finanziamenti straordinari dello Stato, ha negli ultimi anni investito in maniera importante sull’abbellimento degli spazi comuni, il rinnovamento dei laboratori e il potenziamento delle infrastrutture sportive.

Il Collegio Docenti, in quanto formato da educatori, non può inoltre esimersi dall’osservare che un’occupazione, tanto più se messa in atto in questo periodo dell’anno scolastico, rischia di danneggiare proprio quei ragazzi, su cui i promotori richiamano l’attenzione, che incontrano difficoltà didattiche e che avrebbero bisogno di non vedere decurtate le loro possibilità di fruire di un regolare tempo scuola. E si aggiunga che anche la razionale distribuzione delle verifiche, aspetto giustamente caro agli studenti, non potrà che risultare danneggiata da una forzata interruzione dell’attività didattica.

In conclusione, duole constatare che, a fronte delle tante rivendicazioni, in primis quella di avere più spazi e occasioni di confronto e dibattito tra pari, la prima giornata di occupazione sia stata per lo più utilizzata per attività ludiche e ricreative in cortile.

Alla luce di quanto sopra, il Collegio Docenti, ritenendo l’occupazione del Liceo del tutto immotivata e pretestuosa, vuole sollecitare negli studenti una riflessione sul senso e le modalità della loro partecipazione, che appare non consapevole degli strumenti democratici a disposizione.

Per questo motivo, il Collegio si riserva di rivalutare l’opportunità di approvare e organizzare l’attività di Cogestione per il prossimo anno scolastico. I singoli Consigli di Classe, inoltre, potranno eventualmente riconsiderare o riformulare le proposte formative curricolari ed extracurricolari.

Milano, 19.03.2024

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